Inizia le grande avventura degli UFO in offshore, avventura che durerà decenni e che segnerà la storia della nautica sportiva italiana in concorrenza diretta e spesso vincente con quella inglese e americana. Per farla breve, un UFO 21’ come quello dell’anno prima, con due fuoribordo arrivati freschi freschi dalla Mercury e capaci di “ben” 135 HP Sae, partecipa a tutte e sette le prove di campionato piazzandosi secondo nel campionato italiano e vincendo il G.P. Santa Margherita-Montecarlo e il Trofeo Napoli. L’imbarcazione si chiama CO-DEL-CA’, nome che allude a Riccardo e a Mario, co-progettisti e co-piloti, etimologia definita da un giornale di allora “una irripetibile battuta goliardica”. La gara partenopea era lunga oltre 200 miglia marine e in certi tratti del percorso il mare arrivava a forza 4. Furono oltre cinque ore veramente dure, data la limitata lunghezza dello scafo: neanche sei metri e mezzo! L’imbarcazione correva però sempre completa di tutte le attrezzature di bordo come quelle da turismo che il cantiere forniva ai clienti! Una curiosità: non erano ancora stati inventati i Power Trim idraulici servocomandati e, per sicurezza, i gambali dei motori fuoribordo venivano legati con cime di canapa, per evitare urti dei motori contro lo specchio di poppa, dopo i rientri in acqua.